I pro e i contro di una app ad alta protezione della privacy
Chi usa Snapchat? Tutti coloro che amano la discrezione saranno sicuramente entusiasti di una applicazione che distrugge i contenuti pochissimo tempo dopo il loro passaggio da un dispositivo all’altro. Eppure …
Un modo alternativo di intendere i social media
La privacy sembra un bene alquanto svalutato all’epoca dei social media, in cui tutti sono ansiosi di condividere con il mondo dove sono e cosa stanno facendo. Nonostante questo ci sono applicazioni che tentano di andare completamente contro corrente, proteggendo al meglio delle loro possibilità la privacy e dei propri utenti.
Snapchat si sta facendo strada proprio in questo campo: i contenuti condivisi sull’ applicazione hanno una vita che va da un minimo di 10 secondi ad un massimo di 24 ore e gli utenti ricevono un avviso quando viene effettuato uno screenshot da chi ha ricevuto il contenuto.
Chi usa Snapchat?
Come per la storia dell’elefante in mezzo alla stanza, è inutile girare intorno alla questione facendo finta di non vederla. Tutti coloro che utilizzano Snapchat hanno chiaramente qualcosa da nascondere e in piccolissima percentuale si tratterà di informazioni riservate o di spionaggio industriale. Gli utenti che scelgono di istallare e utilizzare Snapchat più probabilmente condivideranno foto e video strettamente personali e probabilmente compromettenti.
Il grande vantaggio di Snapchat è infatti quello di non lasciare quasi alcuna traccia delle interazioni con gli altri contatti, risultando quindi un canale privilegiato per le interazioni “particolari”. Dal Novembre 2014 è diventato possibile per gli utenti maggiorenni trasferire denaro attraverso l’applicazione: quanto di questo denaro viene scambiato per video o fotografie che facebook bannerebbe immediatamente?
Un po’ di numeri: sono circa 400 milioni gli snap inviati su Snapchat ogni giorno, l’età media degli utenti è di 35 anni, il 70% dei 200 milioni di utenti registrati sulla app è donna.